Soluzione impiantistica ideale negli edifici nZEB e in bioedilizia, il pavimento a zero spessore gode di una sempre maggiore considerazione anche grazie agli aggiornamenti inseriti nella UNI EN 1264 a luglio 2021.
Ma quali sono gli aspetti più importanti da valutare e quali rendono maggiormente appetibile questo sistema?
✔ La velocità di installazione: l’assenza di tempi di maturazione e asciugatura del massetto per un cantiere rapido e pulito.
✔ L’assenza di giunti (fino a determinate superfici): aspetto da valutare in base alla documentazione fornita dai produttori.
✔ La planarità del sottofondo: questo aspetto è di fondamentale importanza e deve essere accuratamente valutato (spesso è possibile solo dopo avere eseguito le demolizioni, quando previste).
✔ La valutazione dell’idoneità del sottofondo per la pavimentazione scelta: l’idoneità e le modalità di posa devono essere valutate e avallate dal fornitore e dal posatore del pavimento stesso.
✔ La valutazione delle tipologie della pavimentazione scelta. Per le piastrelle ceramiche possono essere fornite indicazioni sulle dimensioni massime da utilizzare, mentre per quanto riguarda il parquet possono essere fornite indicazioni sulla tipologia di posa (flottante oppure ibrida).
✔ Acustica: è possibile adottare soluzioni per migliorare il comportamento acustico del sistema (materassini per la posa flottante oppure ibrida sotto la pavimentazione). Ricordiamo che in sede di riqualificazione rispettare i requisiti acustici è obbligo di legge.